Il giorno che siamo arrivati ad Angkor pioveva veramente tanto e non ne voleva sapere di smettere, pensai che avevo aspettavo con ansia di arrivare fin qui ed ora non riuscivo ad uscire dall’albergo.
Ma come succede sempre nei paesi dal clima tropicale improvvisamente sole e caldo, noi non perdemmo tempo per cercare qualcuno che ci accompagnasse, rifiutammo la macchina superlusso proposta dal nostro albergo e scendemmo in strada allungammo la mano e Mister Chang entrò nella nostra vita per i quattro giorni successivi e nei nostri ricordi oggi.
Non abbiamo mai capito nulla di quello che diceva anche quando nel bel mezzo della Jungla il suo motorino che trasportava il carrettino con noi sopra si fermava, ma lui era rassicurante quindi per noi andava bene così.
Arrivati ad ANGKOR WAT mi ritrovai immerso nella bellezza che si esprimeva attraverso il perfetto equilibrio tra natura e costruzione dell’uomo, esistono luoghi come questi dove è davvero difficile trovare le giuste parole per rendere giustizia a tanta bellezza.